giovedì 3 aprile 2014

Enzo Mari e l'autocostruzione

L'autocostruzione e autoprogettazione sono temi  che, ormai da anni, mi affascinano, una "linea guida" da seguire a livello professionale, ma anche, forse, uno stile di vita.
Il momento di crisi che stiamo vivendo a livello mondiale, potrebbe essere sfruttato "positivamente" per spingerci ad usare le nostre capacità costruttive, allenarle e svilupparle per renderci più liberi di realizzare il mondo che vogliamo, partendo anche semplicemente dalla costruzione di un tavolo o di una sedia.
Per chi si stesse domandando, ma di che diavolo sta parlando Federica oggi??? ahhaha, vi segnalo dei libri utilissimi (essenziali io direi) per avvicinarsi a queste tematiche:
25 modi per piantare un chiodo
Autoprogettazione?


















Libri che non possono che essere di un autore e cioè Enzo Mari, designer italiano autodidatta, considerato uno dei maggiori teorici del design italiano e mondiale.
Per Enzo Mari "tramite l'autocostruzione si può sviluppare una capacità crtitica degli utenti (noi tutti) di fronte alla produzione industriale. Costruendo da soli infatti si può comprendere il processo produttivo, ed essere anche più consapevoli rispetto a ciò che ci offre il mercato".
"Un tempo, era normale costruirsi un banco da lavoro(per esempio) assemblando qualche asse tagliata della misura giusta, oggi ci si aspetta di trovare oggetti adatti a noi ed alle nostre esigenze, quando in realtà siamo noi ad adattarci a loro, a farceli piacere. La situazione dovrebbe capovolgersi e dovremmo essere noi ad adattare alle nostre esigenze gli oggetti e quando non è possibile a crearne di nuovi".

Autoprogettazione? è un testo del 1974 che attraverso la proposta di forme elementari fa ancora oggi ragionare sulla possibilità del design di farsi strumento di trasformazione della relazione tra l'uomo e il mondo.
Mari si rivolge a tutti, anche e soprattutto a chi, come me, di professione fa il designer:
"il design è alla base della progettazione degli oggetti che comunemente usiamo. Se gli oggetti sono progettati per durare nel tempo, per essere riciclati e per non essere sprecati lo dobbiamo ai loro progettisti, ossia ai Designer".
Forse se si fosse iniziato a progettare in maniera consapevole già dal '74, seguendo le teorie di Enzo Mari, il mondo sarebbe meno pieno di oggetti inutili e poco sostenibili, beh direi che comunque siamo ancora in tempo per cambiare le cose  ;-) .

A prestoooo e buona AUTOCOSTRUZIONE a tutti !!!!


3 commenti:

  1. Mi piace tantissimo questo post e come spieghi una teoria che può benissimo diventare abitudine . Da quando cerco di creare con le mie mani quello che mi piace , do molto valore agli oggetti , soprattutto quelli che durano nel tempo , ma trovo invece parecchia diffidenza nei confronti dell' handmade , ma non demordo e tiro dritto !
    Ti abbraccio e i tuoi commenti , anche se sporadici, mi fanno sempre un gran piacere !
    Maddy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Maddalena, grazie per esserti soffermata a leggere il mio post, sono felice ti sia piaciuto ;) Si è vero, commento sporadicamente (mancanza di tempo ahimè) ma ti seguo sempre :)

      Elimina